L’ustione o scottatura è una lesione prodotta dal contatto con temperature elevate, come ad esempio fiamme, oggetti roventi, liquidi bollenti oppure attraverso l’azione di radiazioni, come raggi solari, ultravioletti, raggi X , ma anche scariche elettriche, sostanze chimiche ecc.
Le ustioni si distinguono in tre gradi di gravità:
 ustione di primo grado: consiste in un semplice arrossamento dolente della cute. Solitamente guariscono in 5-7 giorni spontaneamente senza lasciare cicatrici
–  ustione di secondo grado: vi è interessamento del derma e formazioni di vesciche (flittene). La lesione più superficiale in genere guarisce in 10-15 giorni senza cicatrici, se invece è più profonda la guarigione può essere più lunga e lasciare esiti cicatriziali
 ustione di terzo grado: vi è interessamento dei tessuti ancora più profondi (sottocutaneo) con la morte dei tessuti (necrosi) e formazione di macchie nere e croste. In genere residuano cicatrici  evidentiustione
Altri criteri riguardano l’estensione, la sede, e cosa ha provocato l’ustione.

 

  1. a) Cosa fare
  1. Allontanare l’agente ustionante poiché l’ustione è tanto più profonda quanto più a lungo dura il contatto con la fonte di calore. Ciò si attua:
    • Spegnendo le fiamme in caso d’incendio degli indumenti Lo spegnimento deve essere seguito poi subito dalla rimozione del vestiario a meno che esso non sia tenacemente attaccato alla cute.
    • Rimuovendo subito tutti i vestiti in caso di ustione da liquidi bollenti o da sostanze chimiche liquide.
    • Allontanando gli oggetti caldi o roventi e la corrente elettrica dalla cute. Molto spesso la cute sottile e delicata del bambino rimane attaccata alla fonte di calore. In caso di folgorazione, se persiste il contatto con la fonte di energia, il soccorritore non deve toccare il bambino se non è stata tolta la corrente. In alternativa , deve usare del materiale non conduttore.
    • Irrigando con acqua corrente in modo prolungato l’area ustionata in caso di ustione chimica dopo aver rimosso i vestiti. Tale manovra deve durare almeno 30 minuti in caso di ustione da acidi e di 60 minuti in quella da alcali.
    • Allontanando la vittima dall’ambiente chiuso dove si fosse sviluppato un incendio per impedire la comparsa di lesioni alle vie respiratorie da fumi e vapori bollenti e per impedire l’intossicazione da ossido di carbonio che può essere più pericolosa del calore per la vita dell’infortunato.
  2. Raffreddare subito tutta l’area ustionata con acqua fredda del rubinetto per circa 20 minuti.
    • Ciò riduce il danno che si produce in profondità. Infatti, il processo ustionante si protrae nei tessuti ben più a lungo del tempo di contatto dell’agente termico con la cute. Il raffreddamento può essere attuato anche applicando pezze fredde sull’area ustionata.
    • Solo nel caso di ustione estesa il raffreddamento non deve durare più di cinque minuti per non causare una pericolosa ipotermia. Il raffreddamento deve essere effettuato anche se iniziato in ritardo, perché ha ancora efficacia anche se limitata
  3. Proteggere le aree lese.
    • Ciò permette di evitare la contaminazione esterna delle zone ustionate. Può essere attuata con materiale sterile di medicazione o anche, in caso di lesioni estese, mediante l’utilizzo di biancheria pulita. Questa, di più facile reperimento soprattutto in casa, può validamente essere adoperata, basti pensare, per esempio, a quanto è pratico infilare un bambino piccolo dentro una federa di guanciale.

 

  1. b) Cosa non fare
  1. non bucare o asportare le flittene presenti, ciò produce dolore ed espone all’infezione
  2. non applicare oli, unguenti, creme o altre sostanze empiriche, come per esempio il dentifricio, che possono avere la funzione di lenire più o meno il dolore, ma non quella importante di raffreddare i tessuti, e possono infettare le lesioni
  3. non applicare il ghiaccio direttamente sulla zona lesa, ma con l’interposizione di un panno pulito e con prudenza per non creare ulteriori lesioni
  4. non raffreddare più di 5 minuti una lesione molto estesa per non creare un eccessivo raffreddamento corporeo del bambino

 

Qualora si pensi di condurre il piccolo in Ospedale:

  • non applicare antisettici colorati perché essi possono impedire una precisa valutazione delle lesioni
  • non applicare pomate o creme antisettiche e antibiotiche che per una precisa valutazione dell’ustione dovranno poi essere rimosse rendendo più lunga e dolorosa la medicazione

 

La decisione di portare il bambino in ospedale

Non è necessario portare il bambino al Pronto soccorso

La sua medicazione va eseguita sul luogo dell’incidente.

Se l’ustione è molto limitata e non si ritiene necessario portare il bambino al Pronto Soccorso il trattamento consigliato è il seguente:

– dopo aver eseguito il raffreddamento dell’area ustionata lavare la zona lesa con un antisettico non alcolico e, possibilmente, non colorato (va molto bene l’uso del Citrosil che si trova facilmente in casa); applicare una garza non aderente (tipo Connettivina, Fitostimoline e simili) di difficile disponibilità in casa; applicare una pomata antisettica o lenitiva (tipo Foille, Furacin, Argento sulfadiazina) e poi coprire con una garza sterile fissata con cerotti o fascia. Al bambino può essere somministrato un antidolorifico per os o per supposta. Si consiglia di usare il paracetamolo (Tachipirina) che solitamente non manca mai nella casa dove c’è un bambino.

La lesione dovrà poi essere controllata dal medico curante entro i successivi due-tre giorni.

 

E’ necessario portare il bambino al Pronto soccorso

Va cercato un celere e sicuro trasporto in Ospedale.

Se l’ustione è limitata e l’Ospedale è vicino al luogo dell’incidente, il paziente, una volta protette convenientemente le aree ustionate, può esservi trasportato anche con un mezzo privato.

Qualora l’ustione sia estesa sarebbe opportuno che il bambino fosse trasportato in Ospedale con una ambulanza, meglio con medico a bordo

 

Per la richiesta di ambulanza è necessario rivolgersi alla centrale operativa del territorio (118).

 

Cosa fare in attesa dell’arrivo dell’ambulanza

  • continuare il raffreddamento dell’area ustionata se non molto estesa
  • coprire il resto del corpo del paziente con una coperta
  • cessare il raffreddamento dopo i primi 5 minuti in caso di ustione molto estesa e, protette le aree lese, coprire il paziente con una coperta.

 

Nel caso di ustione chimica, qualora si decida di andare in Ospedale, è molto importante portare con sé un campione del caustico, possibilmente nella sua confezione originale. Ciò serve al medico del Pronto Soccorso per approntare subito il migliore trattamento della lesione.

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